COPPIA.. UNA RELAZIONE CHE NON PUÒ RIMANERE STATICA
La coppia si può muovere nel contesto relazionale, più volte e ciascun partner può essere in fasi diverse del ciclo in momenti e ambiti relazionali diversi nel corso della vita pur restando in coppia.
La natura della relazione è definita da:
– come ciascuno è, da cosa desidera e sogna e da ciò di cui ha bisogno profondamente.
– Cosa ciascuno porta nella relazione e cosa vuole.
– Quali sono gli spazi di trattabilità e quali i limiti che non si è disposti a infrangere e su cui l’impegno è totale.
Con l’accettazione si può arrivare a mantenere una
relazione intima senza paura di perdere la propria individualità.
Quando si arriva a poter affermare preferenze, interessi e scelte individuali senza mettere a rischio la stabilità della relazione, allora emerge la possibilità di scegliere come muoversi attraverso il ciclo di vita della coppia, come per esempio: decidere cosa fare del proprio stare insieme (impegno) o come unire le risorse per co-creare insieme un progetto comune.
APRIRE ALL’ALTRO I PROPRI
SPAZI DI DESIDERI, SOGNI E
BISOGNI PERMETTE DI
DELIMITARE I CONFINI
PERSONALI, FA SENTIRE LIBERI,
FACILITA IL COINVOLGIMENTO E
DÀ ALLA RELAZIONE UNA
DEFINIZIONE MAGGIORE E PIÙ
PROFONDA
IN UNA RELAZIONE D’AMORE DI COSA ABBIAMO BISOGNO?
• CONNESSIONE: essere vicini e intimi
• DARE E RICEVERE CURA: “Ci sono per te” “Ci sei per me?”
• COLLABORAZIONE: “Voglio essere di aiuto, supporto, incoraggiamento (anche alle tue conquiste, alle tue esplorazioni nel mondo)”
• SICUREZZA DELL’IO: REALIZZAZIONE – INDIVIDUAZIONE (per costruire un buon NOI)
Io+Tu=NOITÀ
Due identità complete individualmente, insieme formano una terza entità che non pregiudica i bisogni del singolo, diventando parte integrante alla crescita personale e della coppia.
Una nuova risorsa che non vive di bisogni e dipendenze verso il/la partner, ma di progetti e obiettivi condivisi.
LA COPPIA HA BISOGNO DI LEGAMI NON VINCOLANTI
Cosa sono I LEGAMI nella coppia?
Sono “vincoli sicuri” il “dare per scontato che l’altro/a ci sia”, che rappresentano una certezza (a cui abbiamo bisogno di credere) che nutre e anima l’amore e al tempo stesso ne stempera gli aspetti passionali, attivando così l’esigenza di FUGA, con DISTRAZIONI, TRADIMENTI, DISTACCHI…
La sicurezza del legame consente i vissuti di separatezza e i comportamenti indipendenti. Più elevata è l’insicurezza, maggiore sarà la difficoltà di fronteggiare i momenti critici e l’espressione delle emozioni difficili.
L’insicurezza del legame nasce dall’incomunicabilità dei sentimenti di attaccamento tra partner. Nella coppia, ogni adulto funge per l’altro da Base Sicura (sostegno motivante per esplorare nuove mete, nuove sfide) e da Porto di Salvezza (sostegno e conforto nei momenti di stress). Ogni partner porta la sua rappresentazione Interna, le esperienze e i modelli del passato e le proprie aspettative di Base Sicura/Porto di Salvezza nella relazione di coppia, con gradi variabili di sicurezza/insicurezza.
I partner in relazione stabiliscono cicli interattivi che, anche quando si manifestano come sofferenza e disfunzionalità, esprimono strategie di autoprotezione (che spesso si possono tramutare anche in attacchi diretti all’altro).
Queste strategie si differenziano in base alla specificità del Modello Operativo Interno:
INSICUREZZA PRIMARIA E REGOLAZIONE DELLA VICINANZA /DISTANZA
– AUTOSUFFICIENZA/AUTOACCUDIMENTO COMPULSIVO: “IO NON HO BISOGNO”
– ACCUDIMENTO COMPULSIVO: “IO SONO INDISPENSABILE PER TE”
– ATTACCAMENTO ANSIOSO-PREOCCUPATO:
“Percezione di costante minaccia della sicurezza. La ricerca della vicinanza diventa il “FINE DELL’INTERAZIONE” sviluppando un corto circuito, per fluire poi nella “PAURA DELLA PERDITA dello SMARRIMENTO/STRESS – CONTROLLO/RICERCA DELLA VICINANZA – PAURA DELLA PERDITA/SMARRIMENTO/STRESS…”
Integrazione docenza di Enrichetta Spalletta
Cercare nella coppia la propria felicità non è impossibile, ma non è neanche facile se partiamo dal presupposto che l’altro/a siano la nostra parte mancante, la nostra compensazione.. Quella che normalmente viene definita l’altra metà.
La felicità risiede in noi stessi e solo noi sappiamo cosa ci rende felici a prescindere da chi.
Due entità felici se si trovano, saranno l’Adamo e la Eva di un Eden costruito su misura dei loro sogni.
Preghiera della gestalt:
“Io sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.
Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare.”