
Paola (nome inventato) è arrivata da me proprio con questa domanda
Dalla nascita della loro bambina, due anni fa, non riusciva a sentirsi più attratta dal marito, ne si sentiva piacente e desiderata e quando lui voleva stare con lei : o declinava oppure partecipava ma senza entusiasmo. Lei continua a chiedersi ancora adesso se avesse dovuto accettare questa nuova situazione come “nuova normalità” quindi adattarsi e forse rassegnarsi.

Ecco, una riflessione che l’ha aiutata a cominciare il suo viaggio di cambiamento:
Oggi, nel nostro mondo occidentale la gran parte di noi avrà 2/3 matrimoni o relazioni importanti nel corso della vita, ma alcuni, riusciranno ad averle con la stessa persona.
E questo proprio perché riusciranno ad adattare, non tanto loro stessi come individualità, ma la coppia stessa rispetti quei cambiamenti inevitabili che arriveranno come dopo l’arrivo di un figlio (per esempio).
Questi momenti di ri-organizzazione, non sono solo normali, ma sono produttivi!

Ecco allora che la giusta domanda da porsi non è tanto “lo lascio o no?”… Piuttosto: come facciamo insieme a ricostruire una coppia diversa che faccia sentire bene entrambi?
A Paola, ho detto: “la vostra prima relazione è finita, avete voglia di costruirne un’altra?”
Tu cosa ne pensi?
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